"Se la mente avesse pensieri di verità, se la lingua dicesse parole di verità e se tutta la vita fosse basata sulla verità, allora saremmo pronti per l'unione con l'Infinito" B.K.S.Iyengar


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Vac (Vāc): parola, voce, suono. Identifica sia la parola vera e propria di un discorso articolato che il suono non ancora strutturato in parola.

Vacikadiksa (Vācikadīkṣā): iniziazione tramite la parola. Nel tantra è l’iniziazione tramite la recitazione di un mantra.

Vahana (Vāhana): veicolo. Nella iconografia indù, ogni divinità ha un proprio mezzo di trasporto nella forma di un qualche animale, più o meno fantastico: il topolino di Gaṇesh, la tigre di Durga, l’aquila Garuḍadi Viṣṇu.

Vaikhanasasmarta Sutra (Vaikhānasasmārta Sūtra): testo in cui sono elencati dettagliatamente tutti gli ordini ascetici ed eremitici dell’India antica.

Vaikhari (Vaikharī): il suono articolato. Nella tradizione tantrica viene identificato con questo termine il quarto ed ultimo stadio dello sviluppo del suono all’interno dell’organismo umano. Il suono si manifesta come voce articolata all’altezza della gola, sede di viśuddha cakra, a formare frasi si senso compiuto.

Vaikuntha (Vaikuṇtha): il nirvāṇa proprio di Viṣṇu. La tradizione popolare vuole posto questo paradiso sulla cima del Monte Meru, ma vi sono scritture in cui viene collocato nel mezzo dell’oceano. Vaikuṇtha è uno degli appellativi con cui i devoti invocano il dio Viṣṇu.

Vairagya (Vairāgya): distacco, assenza di desiderio. L’abbandono consapevole,  senza sforzo e spontaneo di tutto ciò che è effimero. Quando vairāgya accade vengono a mancare le afflizioni (kleśa) e vengono spezzate le catene che impediscono la realizzazione del proprio Sé.

Vaisesikadarsana (Vaiśeṣikadarśana): corrente filosofica indiana fondata sui testi vedici. La sua nascita viene collocata tra il primo ed il terzo secolo dopo Cristo. Presenta affinità con la filosofia Aristotelica e parte della sua terminologia è stata ripresa sia dalla medicina āyurvedica che dallo  yoga. Raggruppa in seipadārtha, categorie o insiemi, il Tutto: sostanze, qualità, universali, particolari, moti ed inerenza. In seguito è stata aggiunta una settima padārtha: l’assenza. La piena conoscenza di queste categorie porta alla liberazione, vista come stato di assoluta mancanza di dolore.

Vaisvanaragni (Vaiśvānaragni): fuoco che risiede in ognuno. Detto comunemente agni, il fuoco, ciò che è adibito alla digestione dei nutrimenti ed alla distruzione delle tossine. Situato nella zone dell’addome/stomaco da forza ed energia al corpo materiale.

Vajra-Vajrini (Vajrā-Vajriṇī): Fulmine, diamante. Con Vajrā oVajriṇī viene indicata la terza delle quattro guaine che costituiscono suṣumnā la più importante tra le nāḍī.

Vajrasana (Vajrāsana): posizione del fulmine o adamantina. Conosciuta anche come Virāsana, è una postura meditativa classica menzionata sia nella Geraṇḍasaṃhitā che nell’haṭhayogapradīpikā. Partendo da una posizione inginocchiata si separano i piedi tanto quanto la larghezza del bacino e si portano i glutei a terra nello spazio creato possibilmente tenendo le ginocchia vicine tra loro.

Vajrasamhananatva (Vajrasaṃhananatva): resistenza adamantina. Citata negli Yogasūtra come una delle quattro qualità acquisibili dal corpo attraverso la pratica dello yoga.

Vajrini (Vajriṇī): detta anche Vajrā. Terza guaina interna della Suṣumnā nāḍī.

Vajroli (Vajrolī): pratica tantrica in cui, attraverso l’utilizzo di tubicini d’argento, ci si cateterizza al fine di rendere controllabile il riflesso eiaculatorio ed aumentare il lume dell’uretra per poter assorbire, tramite uno specifico mudrā gli umori vaginali.

 

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