"La felicità della tua vita dipende dalla qualità dei tuoi pensieri" Marco Aurelio


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Madhava (Mādhava): primavera. Usato anche con l’accezione di “incantatore” come appellativo sia per indicare Viṣṇu che Kṛshna ed i loro devoti.

Madhu (Madhu): buio. Deva ancestrale originato assieme a Brahmā dal caos primordiale. Madhu e Brahmā, la luce, vengono descritti nella parte più antica del vedanta in una continua ed interminabile lotta senza alcuna possibilità di vittoria o sconfitta per entrambi. In scritture successive Madhu sarà piegato da Viṣṇunella sua rivelazione in Kṛshna

Madhurabhava (Madhurabhāva): atteggiamento devozionale consistente nel porsi nei riguardi della propria divinità privilegiata come una moglie o un’amante si pongono nei confronti del marito o dell’amato.

Madhuvidya (Madhuvidyā): conoscenza attraverso il miele. È la conoscenza consapevole provocata dall’assunzione dell’Amrita, il miele segreto dell’immortalità.

Madhyama (Madhyamā): mediana. Riferito, nella tradizione tantrica, al terzo stadio evolutivo del suono nell’organismo umano che si raggiunge a livello di anāhata-cakra in forma di parole articolate. 

Mahabandha (Mahābandha): grande sigillo. Pratica yogica che consiste nel tenere i tre bandha principali,mūlabandha uḍḍīyanabandha jālandharabandha, contemporaneamente.

Mahabharata (Mahābhārata): composta da 18 libri, conta 125000 strofe. Immensa opera che contiene di fatto tutto il sapere tradizionale hindū. In essa troviamo narrati la “storia” dei miti del popolo indiano nonché il più celebre tra i testi sacri hindū, la Bhagavadgītā, che narra la guerra combattuta tra i discendenti del mitico eroe Bharata.

Mahalayasamadhi (Mahālayasamādhi): estasi della dissoluzione. Termine proprio dello Layayoga che indica con questo il “proprio” samādhi: essere  una goccia di pioggia che si perde nell’oceano o un granello di sale che si dissolve nell’acqua sono le metafore più usate per esprimere questo stato.

Mahamudra (Mahāmudrā): grande gesto. Viene considerata tra le mudrā più importanti, se non la più importante. Seduti con le gambe tese davanti a sé, si flette una gamba portando il tallone a contatto del perineo e mantenendo la colonna vertebrale ben dritta ci si piega in avanti fino ad afferrare con le mani il piede della gamba estesa. Dopo aver espirato a fondo si applica il mahābandha portando l’attenzione, ad occhi chiusi, nello spazio tra le sopracciglia.

Mahanada (Mahānāda): grande suono. Suono senza causa contemplabile nella zona tra le sopracciglia sede di ājñā cakra.

Mahanarayana-Upanisad (Mahānārāyaṇa-Upaniṣad): Upaniṣad del grande Nārāyaṇa, una delle forme di Visnu. Opera composta da 550 versi in cui si ritiene che ogni azione umana deve essere compiuta come atto rituale intimo. Viene predicata la superiorità dello mānasayajn͂a, cioè del sacrificio mentale rispetto al sacrificio cerimoniale considerato un aspetto esteriore ed estrinseco all’officiante. 

Mahanirvanatantra (Mahānirvāṇatantra): libro della grande liberazione. Composto circa mille anni fa ha subito diverse riscritture tanto che il testo attuale viene fatto risalire al diciottesimo secolo. Una delle più importanti opere sul tantrismo dove vi si trova un’ampia descrizione dei pan͂camakāra, il rituale delle cinque M.

Mahasunya (Mahāśūnya): il grande vuoto. Particolare tecnica di supporto alla ricerca di uno stato meditativo in cui si va a visualizzare la propria immagine oltre i confini del cosmo. Così facendo, secondo laŚivasaṃhitā è possibile ottenere il grande vuoto lucente dello spendore di mille astri e fresco come la luce di mille lune; vuoto all’inizio, nel mezzo ed alla fine.

Mahat (Mahat): il Grande. Concetto che si sviluppa all’interno della filosofia Sāṃkhya. E’ uno dei principi della realtà materiale che sboccia da Prakṛti che va a formare a priori comune base e sostegno alla percezione dell’io e della mente.

Mahavakya (Mahāvākya): le grandi massime. Vengono così indicati dodici versi estratti dalle più importantiUpaniṣad la cui reale comprensione porta con sé l’illuminazione: “Tat Tvam Asi – Quello sei Tu”.

Mahavakya-Upanisad (Mahāvākya- Upaniṣad): Upaniṣad delle parole sacre. Breve esposizione composta da dodici strofe in cui viene trattato il fine ultimo dello yoga. A differenza di altre scritture, in cui la meta delloyoga viene raggiunta attraverso l’arresto delle attività mentali, qua l’obbiettivo, cioè l’unione col Brahman, ravvisato in Viṣṇu, si conquista per mezzo della consapevolezza della Mahāvākya “Io sono Lui”.

 


"Per secoli vi è stato insegnato che Dio sta fuori dal vostro Regno, da qualche parte nella profondità dello spazio
Molti di voi lo hanno creduto e accettato come verità
Ma Dio, l'origine prima di tutta la Vita, non è mai stato fuori di voi
E' voi
Egli è i meravigliosi percorsi dei vostri pensieri, la Suprema Intelligenza che silenziosa abita nell'uomo
Vi è stato insegnato che siete nati solo per vivere un attimo del tempo, per invecchiare e poi morire
Poiché ci avete creduto, ne avete fatto la Realtà della vostra vita su questo piano
Voi create la vostra vita attraverso i vostri processi mentali, attraverso ciò che pensate
Tutto ciò che pensate diventerà sentimento, e tutto ciò che provate si manifesta e crea le condizioni della vostra vita
Tutto ciò che accade, accade come atto intenzionale prodotto attraverso il pensiero e le emozioni
Tutto
Ognuno di voi ha la libera volontà di accettare ed abbracciare qualsiasi pensiero desideri, e grazie a questo tremendo potere, voi avete creato tutto per voi
Ogni vostro pensiero crea il destino che vi aspetta
Ogni vostro pensiero crea la vostra via chiamata vita
Questa vita è tutta un gioco
E' un'illusione, tutta
Eppure voi, gli attori siete arrivati a credere che sia l'unica realtà
E' il pensiero che gioca con la materia e crea profonde realtà che legano le vostre emozioni a questo piano, finché voi, i sognatori, vi risvegliate
Non avete mai conosciuto la vostra bellezza, perché non vi siete mai guardati veramente
Non avete mai guardato chi siete e che cosa siete
Volete vedere che aspetto ha Dio?
Andate a guardarvi in uno specchio, lo vedrete direttamente in viso"
 Ratna

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